Io la quarantena e la trasgressione con Giorgia...

Io lei e il maestro di tennis in momenti molto intensi...

Il giorno seguente era Domenica e pioggia, fecero colazione a letto e decisero davvero; era il momento di fissare le regole, di stabilire ogni fase del viaggio perché non finesse per essere un viaggio in più e sopratutto un ritorno in più.

Ti voglio anche io ma non possiamo..." Mi bacio con passione e in un secondo mi ritrovai spalle al muro con la sua lingua nella mia bocca. "Non mi interessa se non possiamo...io ti voglio. Qui.

Ma stasera….non erano un po' troppi quei due bottoni della camicetta aperta?" "Potevi non guardare Marco" "Potevi evitare di attirare per forza la mia attenzione..." Il clima tra noi iniziava a scaldarsi, frasi sempre più esplicite ma sempre seguite da un ahahahah o da una faccina scherzosa.

Buonissima! Dissi. - Per me è stato bellissimo. La prossima volta lo facciamo con un cetriolo. Voglio riprovare perché è una bella sensazione essere allargata in tutti e due i buchi allo stesso tempo.

APPENA ARRIVATI NELLA SUA CASA LUI ANDO' IN BAGNO E DOPO CIRCA 5 MIN USCI SOLO CON GLI SLIP, AVEVA UN FISICO PERFETTO, E DAGLI SLIP SI VEDEVA UNA RIGONFIATURA MOLTO GROSSA. MI AVVICINAI E LUI DISSE: DAI FAI PURE QUELLO CHE VUOI, MI INGINOCCHIAI E PIAN PIANO GLI SFILAI LO SLIP, MMMMMM IL SUO UCCELLO ERA ANCORA MOSCIO, MA ERA ENORME. LO PRESI CON LA MANO DESTRA ED INIZIAI A MASTURBARLO E QUANDO STAVA DIVENTANDO DURO, INIZIAI A LECCARLO E POI A PRENDERLO IN BOCCA

Questa storia parla di un fatto realmente accaduto nel mese di agosto 2008. In questo racconto vi parlerò della più bella esperienza fetish che abbia mai avuto...

Ho scelto questa vita da nomade, perché più si confaceva al mio carattere ribelle. Vivo cercando di vendere a deficienti compratori i merdosi prodotti della mia azienda di cosmetici. Mi hanno preso perché sono una bella topa ma non la elargisco in cambio di niente. In questo so tosta e spocchiosa e c'ho pure rimesso spesso e volentieri ma non me ne frega niente; se dovevo vendermi facevo la prostituta o la escort come si chiamano oggi.

Quellestate avrei passato, come al solito, qualche settimana dai miei genitori al mare, a L. Ormai succedeva da quando mi ero trasferita, sposando Carlo. Lestate lui restava a lavorare a casa e io andavo dai miei al mare. Un po perché il clima a B. era insopportabilmente caldo, un po perchè avevo la scusa di portare i miei figli, di 4 e 1 anno a respirare un po di aria di mare.

Mi Ritrovo in Ginocchio con 2 Grossi Arnesi di fronte. Il Paradiso....

Erano passate due settimane da quando si erano “incrociati” per caso in una chat…tutto era iniziato con uno scambio di battute ironiche e sarcastiche…Lei stanca dei soliti Provoloni da battaglia che si facevano avanti con le domande e gli approcci più banali, Lui freddo e scettico nei confronti di chi “perde tempo” a dialogare con un monitor…

Movimenti che da lenti si trasformano, si velocizzano, incuranti del sangue che timidamente inizia a scorrere sulle sue cosce aperte.... Spinte sempre più profonde, più intense, tutte all'interno, pareti che si contraggono e si rilasciano in pulsioni ritmiche e veloci; le strappano gemiti ed urla di godimento

Ci siamo accordate per un cinema, appuntamento x le 21.00. La conosco, so che anche con la cosa più semplice del mondo è davvero notevole…mora, capelli lunghi, occhi azzurri, non altissima ma

mi fanno indossare tutto: un paio di autoreggenti a rete bianche, reggicalze, perizoma bianco, anche quello chiuso solo da laccetti, bustino latteo chiuso sulla schiena, tutto contornato di morbido peletto.. le ali di metallo, ricoperte di piume candide, che si chiudono completamente di fronte e coprono tutto il corpo, fissate alle spalle da due nastri sfilabili..

Sei in un locale pubblico.... entri in un bagno.... ci sono le porte, quelle a saloon Senti rumori, ma non ci fai caso... entri per fare ciò che devi.... senti a fianco a te... - Ahhhh un lamento, un mugolio soffocato.

La mia mano mi accarezza avidamente, scorrendo sui vestiti e sentendo la diversa consistenza dei tessuti. Ti bramo, ti voglio. Voglio la tua pelle che sfiora la mia. Voglio il tuo calore che mi riscalda il cuore.

Origa a 3....

[.........]Lei si avvicinò senza tentennare, ma soprattutto come se non aspettasse altro. Quando fu a pochi centimetri dal mio corpo tolse la maglietta e guardò il suo seno. Guardò, poi, me e dopo, ancora il suo seno. Io ero eccitato e il mio pene si induriva col passare dei secondi. Dopo questo gioco di sguardi si abbassò per slacciarmi i pantaloni, mi abbassò leggermente le mutante dal sedere, ma il mio pene duro impediva a queste di scivolare completamente...

“Silenzio” disse la donna. E per capire il motivo volse lo sguardo verso la camera del figlio. “Facciamo in fretta, lui sarà qui tra un’ora”. Mario era ormai abituato a vederla nelle poche occasioni resegli disponibili da Eva che proprio per questo non esitava a chiamarlo anche quando il marito sarebbe rientrato presto.

Abito in un paesino di campagna (circa 4000 abitanti) e potrete capire la noia che ci assale soprattutto la domenica. Fra settimana si prendono i motorini e si va in città, mentre, ahimè, la domenica siamo costretti a starcene nel solito bar con la solita gente poichè in città tutto rimane chiuso

“Signora Mary sono felice,….. oggi è la giornata più bella della mia vita!”……fare l’amore con lei è stupendo!!..... “Mi infonde tanta dolcezza”!........penso,…. mentre gli accarezzo i capelli bagnati. Si avvicina ancora a me e, restando in acqua comincia a baciarmi le gambe e le cosce,….

Camminando fianco a fianco sulla passerella di cemento, notavo che frequentemente le sue mani, mosse dall’andamento del passo, sfioravano la mia gamba e la mia natica. Pensavo tra me…… “è una combinazione?…….. o una toccatina ?” Mah !..... Arriviamo alla cabina, io entro per prima per mettermi il mio mini bikini. Appena fuori, mangiandomi letteralmente con gli occhi, mi lusinga dicendomi che ho degli occhi bellissimi ed un corpo armonioso e attraente.

CERTE DONNE HANNO TALENTI PARTICOLARI.

il viaggio in treno è un particolare momenti di trasgressione che tutti hanno buona lettura

I miei occhi sono posati su una finestra , è l’unica cosa che guardo da mesi, una finestra che mi suscita sensazioni, emozioni forti, è strano ma ormai vivo nell’ombra solo per lei. Sono le venti, eccola si accende al luce Alessandra è rientrata, la seguo da mesi conosco le sue abitudini i suoi orari.

Un racconto erotico molto bello che si avvicina alla vita di tutti i giorni e delle persone comuni facendo provare delle sensazioni che solo poche volte nella vita si riescono a provare

Giá vi ho raccontato di come scoprendomi bisex mi sia fatto sverginare il culetto da Sandra, la dolcissima trans del racconto precedente, e di quanto abbia goduto nell´orgetta a tre organizzata con lei e una sua amica durante la quale mi lasciai trattare da puttanella di gruppo; da tempo volevo realizzare un´altra mia fantasia, ossia fare sesso con una trans il piú dotata possibile. Mi piace il pene grande...